“ASSIRÌ” significa “nodo” in Djula lingua nazionale in Costa d’avorio e veicolare in molti paesi dell’africa subsahariana.

La sartoria eco-etica protagonista di questo articolo ha scelto questo nome perché il nodo è un intreccio, rappresenta un oggetto molto resistente e flessibile, in grado di trasformarsi e rigenerarsi per dar vita a forme nuove.
In molte culture, inoltre, il nodo è simbolo di vita e continuità tra l’essere umano, il divino e la natura.
Infine il nodo richiama anche il senso del tempo trascorso in mare: l’unità di misura marittima è appunto il “nodo” perché nell’antichità la si calcolava mediante il numero di nodi contati in un dato lasso di tempo.
Lo scopo di questo nome è anche raccontare, a chi conoscerà Assirì, il Mediterraneo, perché è da questo mare, e da una traversata, che nasce questo meraviglioso progetto.
In molte culture, inoltre, il nodo è simbolo di vita e continuità tra l’essere umano, il divino e la natura.
Infine il nodo richiama anche il senso del tempo trascorso in mare: l’unità di misura marittima è appunto il “nodo” perché nell’antichità la si calcolava mediante il numero di nodi contati in un dato lasso di tempo.
Lo scopo di questo nome è anche raccontare, a chi conoscerà Assirì, il Mediterraneo, perché è da questo mare, e da una traversata, che nasce questo meraviglioso progetto.

IL PROGETTO
Da sempre gli operatori della cooperativa DI TUTTI I COLORI si impegnano nell’orientamento e nella ricerca di lavoro per le persone ospiti nei progetti di accoglienza, come i richiedenti asilo e i rifugiati, consapevoli che l’indipendenza economica è non solo una delle primarie necessità e ambizioni di chi deve ricostruirsi una vita lontano dal proprio contesto di provenienza e dal proprio tessuto sociale e relazionale, ma anche il primo strumento di indipendenza e autonomia, parallelamente all’apprendimento della lingua italiana.
Per questo la cooperativa organizza corsi di formazione professionale, in collaborazione con enti accreditati, e si pone come elemento propositivo e di tutoraggio nell’ambito di tirocini di inserimento lavorativo.
Per questo la cooperativa organizza corsi di formazione professionale, in collaborazione con enti accreditati, e si pone come elemento propositivo e di tutoraggio nell’ambito di tirocini di inserimento lavorativo.
Con ogni ragazzo la cooperativa predispone un progetto individuale, a partire dalle aspettative, dalle competenze e dalle professionalità del singolo.
Dalla scelta di investire sulle abilità di un giovane ragazzo ivoriano con la passione per la sartoria, Bakary, nasce Assirì.
Quando Bakary è arrivato nel centro di accoglienza, la cooperativa aveva da poco ricevuto in regalo una macchina da cucire, in attesa di poterle ridare vita in qualche modo.
Il secondo giorno della sua permanenza, Bakary ha chiesto di poter ricevere ago e filo, lasciando così scoprire la sua passione e la sua arte, che non ha mancato di dimostrare nel corso della sua permanenza.
Dalla scelta di investire sulle abilità di un giovane ragazzo ivoriano con la passione per la sartoria, Bakary, nasce Assirì.
Quando Bakary è arrivato nel centro di accoglienza, la cooperativa aveva da poco ricevuto in regalo una macchina da cucire, in attesa di poterle ridare vita in qualche modo.
Il secondo giorno della sua permanenza, Bakary ha chiesto di poter ricevere ago e filo, lasciando così scoprire la sua passione e la sua arte, che non ha mancato di dimostrare nel corso della sua permanenza.

NON SOLO SARTORIA MA MOLTO DI PIÙ
Bakary ha lentamente instaurato un delicato e affettuoso rapporto con i membri della cooperativa con cui ha condiviso le dinamiche della sua vita e soprattutto le sue speranze e aspirazioni per il futuro.
L’ambizione di Bakary è quella di potersi creare una nuova vita in Italia, dimostrando dal primo momento il massimo impegno per la realizzazione dei suoi obiettivi: ha frequentato con profitto i corsi di lingua italiana e i corsi di formazione professionale, mantenendo però sempre viva la passione per la sartoria, che continuava a coltivare in ogni momento libero.
L’ambizione di Bakary è quella di potersi creare una nuova vita in Italia, dimostrando dal primo momento il massimo impegno per la realizzazione dei suoi obiettivi: ha frequentato con profitto i corsi di lingua italiana e i corsi di formazione professionale, mantenendo però sempre viva la passione per la sartoria, che continuava a coltivare in ogni momento libero.
Assirì nasce quindi dalla volontà di sostenere Bakary nel suo progetto di vita e rappresenta un’opportunità per accrescere la sua esperienza lavorativa che simboleggia il legame forte e positivo con la propria terra, oltre che un’occasione di inserimento soprattutto sociale e umano in una cultura e in un paese nuovo che un giorno speriamo potrà sentire come nuova e ulteriore casa.

Il progetto ha successivamente allargato la propria famiglia che, da qualche mese, ha coinvolto anche Rabbiia, una ragazza di origini somale che, in Italia da molti anni e con una competenza sartoriale qualificata, ha portato in Assirì le sue conoscenze e la sua storia.
I QUATTRO PILASTRI DI ASSIRÌ
- MESCOLANZA. L’idea è quella di dar vita ad una linea di abbigliamento e accessori unica nel suo genere, che sia in grado di fondere stili e colori dell’Africa subsahariana con l’Europa, attraverso l’utilizzo di stoffe batik e wax e studio e ricerche di mercato che consentono la realizzazione di prototipi originali e innovativi. Tutti i capi sono soggetti al controllo qualità interno al progetto, che lavora sulla progettazione insieme al sarto, e verifica la fattura del prodotto finale prima di immetterlo nel mercato.
- ECOLOGIA. I prodotti Assirì sono realizzati artigianalmente, sfruttando anche stoffe di riuso e riciclo che vengono donate a partire da scarti industriali o stoffe invendibili. In fondo, anche la stoffa ha diritto ad una seconda possibilità!
Una parte delle stoffe è tinteggiata senza utilizzo di agenti chimici, ma mediante alimenti naturali (foglie, cipolle, fiori), utilizzando la tecnica del batik.
La filiera del prodotto è molto corta: direttamente dal produttore si arriva al consumatore. Il packaging minimal è ideato considerando sia la cura e l’attenzione ai dettagli che il cliente e il prodotto meritano, ma anche l’impatto ambientale, che viene ridotto al minimo, utilizzando carta e filati riciclati. - ETICITÀ. Chi acquista un prodotto Assirì acquista da una cooperativa sociale, ha quindi la sicurezza che il lavoratore riceverà un giusto compenso e trattamento, e che tutti i guadagni vengono reinvestiti in progetti sociali. Una parte delle stoffe viene acquistata da una realtà sociale che si occupa di prevenzione e cura della malaria. Inoltre il progetto, in realtà, nasce per concretizzare un sogno: ci sono prodotti che raccontano storie di sfruttamento lavorativo, di viaggi in aereo lunghissimi, di speranze infrante. E ci sono prodotti che narrano di passione, di amore per il proprio lavoro, di arte, di coraggio, di voglia di riscatto. Chi compra Assirì entra a far parte di una storia collettiva e non acquista un oggetto, acquista un pezzo di quel sogno, e lo aiuta a continuare ad esistere.
- PERSONALIZZAZIONE. Ognuno di noi è unico ed originale, con i suoi pregi e le sue imperfezioni. Ogni accessorio che acquistiamo è estensione della nostra personalità. Per questo Assirì offre la possibilità di scegliere, a partire dai prototipi, gli abbinamenti di colori e stili, per poter godere di un pezzo unico e originale, o per poter fare un regalo che rifletta l’identità della persona che lo riceve.
Acquistando un prodotto Assirì acquistate un prodotto con una storia meravigliosa e unica e finanziate un progetto etico a 360°.
Acquista Assirì cliccando qui.
Alla prossima,
Ross