Articolo informativo sui siliconi e sul perchè vengono utilizzati nei cosmetici. Scritto in collaborazione con Paolo Dott. Piazzetta, Chimico PhD.
I SILICONI: COSA SONO E A COSA SERVONO
I siliconi sono polimeri sintetici inorganici, ovvero insiemi di unità condensate chiamate monomeri, aventi una spina dorsale di silicio legato ad atomi di ossigeno e idrocarburi.
La struttura chimica dei siliconi conferisce loro caratteristiche uniche di stabilità ed eccezionale resistenza al calore.
In base alla lunghezza della catena polimerica e quindi alla presenza di atomi di silicio e alla ramificazione dei gruppi funzionali, è possibile ottenere materiali diversi in termini di consistenza e, soprattutto, applicazione.
I siliconi infatti possono essere:
- Fluidi (uso: lubrificanti, lucidanti, impermeabilizzanti)
- Gel (uso: materiali morbidi e applicazioni ammortizzanti)
- Elastomeri: resistono a stress termici elevati (-60 C°, + 300C°), vengono impiegati come isolanti praticamente in ogni campo industriale e soprattutto in campo medico chirurgico per protesi.
- Resine (uso: edilizia)
USO COSMETICO
È facile comprendere come le caratteristiche dei siliconi rendano questi materiali idonei ad applicazioni cosmetiche in quanto idrofobi, ovvero non affini all’acqua, e praticamente inerti ovvero non reagiscono con altri composti.
I siliconi cosmetici vengono utilizzati perchè conferiscono al prodotto caratteristiche filmanti con azione idratante passiva, ovvero impediscono la perdita di acqua.
Di fatto non sono ingredienti attivi ma svolgono nelle formulazioni una funzione prettamente reologica e sensoriale. Influenzano la texture del cosmetico conferendole setosità e morbidezza e non presentano il cosiddetto “effetto scia”.
In pratica rendono il prodotto piacevole e confortevole nell’applicazione.
Fino a poco tempo fa non era acclarato nessun effetto grave e dannoso dei siliconi cosmetici (es. cancerogenicità) tuttavia, recentemente attraverso test in vivo, la regolamentazione cosmetica ha iniziato ad attenzionare alcune famiglie di siliconi classificandoli come tossici per la riproduzione e scatenanti effetti nocivi e dannosi per l’apparato riproduttivo.
In particolare, con il regolamento UE 2018/35 del 10 gennaio 2018, la Commissione Europea ha scelto di limitare l’uso dei siliconi ottametilciclotetrasilossano (D4) e decametilciclopentasilossano (D5) classificando il D4 come persistente, bioaccumulabile e tossico, mentre il D5 come molto persistente e molto bioaccumulabile.
E’ importante comprendere che, al di là della dose e quindi della quantità di silicone presente in formula, l’azione filmante e quindi non traspirante effettuata su tessuti vivi come la pelle non è sicuramente da promuovere, anzi andrebbe evitata. La traspirazione cutanea infatti è fisiologicamente un parametro essenziale per determinare la salute della pelle e l’assenza di problematiche cutanee gravi.
Una pelle trattata con cosmetici contenenti siliconi apparirà liscia e morbida al tatto; l’uso continuativo nel tempo sarà tuttavia responsabile dell’insorgenza di impurità (brufoli, punti neri e grani di miglio) a causa dell’effetto occlusivo di questi ingredienti.
I siliconi rivestono i capelli, che in un primo momento risulteranno lucidi, setosi e privi di crespo, grazie alle proprietà idrorepellenti di questa sostanza sintetica. Un fusto rivestito da siliconi, però, perderà lentamente idratazione e struttura diventando sempre più secco e fragile. Le radici, invece, tenderanno ad ingrassarsi e ad apparire sporche.
Non secondario è il problema ambientale. Composti definiti inerti sono oltre che non reagenti con altri ingredienti, praticamente non degradabili o smaltibili naturalmente. Prodotti siliconici a risciacquo rappresentano una fonte di sostanze inerti e quindi inquinanti che si accumulano nelle falde acquifere e dunque nell’ambiente, sostanze praticamente eterne.
Basti pensare al silicone per uso domestico o industriale, appartiene alla stessa famiglia dei siliconi cosmetici.
Se da una parte quindi il problema cosmetico è ancora dibattuto e sta tuttavia volgendo ad una comprensione sincera e oggettiva, il fattore ambientale è assolutamente chiaro ed evidente.
I SILICONI COSMETICI PIÙ UTILIZZATI
Diversamente da quanto divulgato su vari blog, è sconsigliabile avvalersi del suffisso “-one” per identificare la presenza di siliconi in inci. Con questo suffisso esistono infatti ingredienti assolutamente green e, anzi, estremamente funzionali e performanti, che vengono spesso scambiati per siliconi da lettori inesperti. Un esempio classico è l’ubiquinone, ovvero il coenzima Q10.
Alcuni tra i siliconi più utilizzati in cosmesi:
Dimethicone, Trimethicone, Simethicone (e tutti i composti che li contengono nel nome, tipo: Amodimethicone, Behenoxy Dimethicone, Phenyl trimethicone, ecc…), Dimethiconol, Cyclomethicone, Cyclopentasiloxane, Cyclotetrasiloxane, Disiloxane, Quaternium-80.
CONCLUSIONI
I siliconi rappresentano una macro famiglia di molecole polimeriche a base di silicio che hanno rappresentato una svolta epocale per lo sviluppo industriale dei materiali.
L’uso cosmetico è definito solo come coadiuvante sensoriale senza alcuna azione o funzione attiva nella formula. La ricerca cosmetica, oggi, volge lo sguardo verso orizzonti sempre più green cercando alternative eco sostenibili e soprattutto bio-compatibili che garantiscano un’esperienza di utilizzo del cosmetico sempre più affine al prodotto siliconico. Spesso le alternative green non soltanto sono prodotte da fonti vegetali e rinnovabili, ma svolgono azione attiva nella formulazione e non solo mera azione texturizzante.