La vitamina C (o acido L- ascorbico) è un composto organico idrosolubile, dalle spiccate proprietà antiossidanti svolgendo un ruolo fondamentale nelle reazioni chimiche che permettono la neutralizzazione dei radicali liberi.
Benché abbastanza stabile in soluzione acida, è di norma la meno stabile delle vitamine ed è molto sensibile alla luce, al calore e all’aria, che stimolano l’attività degli enzimi ossidativi.
CENNI STORICI
Gli effetti benefici della Vitamina C, erano stati già individuati nel 1500 quando, somministrando agrumi e determinati tipi di ortaggi ai marinai e soldati in mare da mesi, si vide che riuscivano a sopravvivere allo scorbuto, patologia causata da una deficienza, appunto, di Vitamina C (da qui scorbùto – acido ascorbico).
I primi sintomi dello scorbuto sono rappresentati da malessere e debolezza. Dopo un paio di mesi i pazienti accusano fiato corto e dolore alle ossa.
La pelle diventa più ruvida, ci si ferisce facilmente e cominciano a comparire ecchimosi cutanee, emorragie delle mucose del naso e delle gengive, denti che traballano, difficoltà nel rimarginare le piaghe e irritabilità (non a caso è stato coniato l’aggettivo “scorbutico”).
Nelle fasi avanzate si osservano ittero, edema generalizzato, ridotta escrezione urinaria, neuropatia, febbre e convulsioni.
Se non curata, lo scorbuto porta alla morte. Ovviamente non esistono praticamente più casi di scorbuto nell’era moderna, anche perché basta assumere vitamina C per ritornare in salute.
UN PO’ DI CHIMICA
L’acido ascorbico è un solido bianco, che si scioglie bene in acqua (è una delle vitamine idrosolubili ) dando soluzioni debolmente acide. Negli organismi viventi sono presenti sia la forma acida, sia quella salificata, perché si interconvertono a seconda del pH .
Analizzando la formula chimica dell’acido ascorbico possiamo osservare due stereocentri (evidenziati nella figura sopra) che determinano la chiralità della molecola, cioè l’impossibilità per la stessa di essere sovrapponibile alla sua immagine speculare.
L’acido ascorbico, con i suoi due stereocentri, dà luogo a quattro enantiomeri, ossia due coppie di molecole che condividono la stessa formula chimica, ma hanno una diversa configurazione tridimensionale degli atomi che rende ognuna l’immagine speculare dell’altra.
(E’ importante sottolineare i due gruppi ossidrili (-OH) che hanno un pH diverso tra loro e sono essi a dare carattere acido alla molecola).
La vitamina C di nostro interesse corrisponde all’enantiomero L- dell’acido ascorbico ed ha attività antiscorbutica elevata, mentre l’enantiomero D- viene addizionato agli alimenti, ma con scarsa attività anti- scorbuto.
L’acido ascorbico si può sintetizzare in laboratorio ed è presente negli integratori di vitamina C che acquistiamo in farmacia (o in esercizi commerciali che vendono farmaci da banco). Ha le stesse proprietà chimiche e fisiche dell’enantiomero presente in natura ma la nota dolente è che l’efficacia degli integratori di vitamina C è molto inferiore nei processi enzimatici. Possiamo dunque affermare che bisogna assumere la vitamina C soprattutto con gli alimenti e provvedere tramite prescrizioni mediche, all’integrazione della stessa, allorquando vi sia una carenza vitaminica importante o una malattia deleteria per l’organismo.
VITAMINA C ED IMPORTANZA PER GLI ORGANISMI VIVENTI
L’acido ascorbico interviene nel funzionamento del sistema nervoso e potenzia quello immunitario.
Contribuisce anche alla formazione dei globuli rossi e previene le emorragie.
Contrastando i radicali liberi attenua i segni del tempo e di conseguenza protegge le nostre cellule dai processi ossidativi. In caso di malattie da raffreddamento come influenza, raffreddore e tosse, la vitamina C aiuta il sistema immunitario a debellare i patogeni in maniera più efficace.
Nei casi di anemia favorisce l’assorbimento del ferro (necessario ai globuli rossi per trasportare l’ossigeno), proteggendolo nell’intestino dall’ossidazione.
Nonostante questi benefici la Vitamina C tende a diminuire la sua concentrazione col passare del tempo e il nostro organismo, non essendo in grado di sintetizzarla, deve ricorrere ad integrarla attraverso l’alimentazione in una sequenza di reazioni enzimatiche, a partire dagli zuccheri monosaccaridi.
Gli alimenti più ricchi di questa vitamina sono gli agrumi, i kiwi i peperoni, i pomodori e gli ortaggi a foglia verde. Ricordate di non farli mai mancare nella vostra dieta.
Piccola curiosità: Chi segue il nostro gruppo conosce bene l’Amla, ma in pochi sanno che il suo frutto fresco, di color giallo e venature verdi, contiene 20 volte la quantità di vitamina C rispetto alle arance. Questi frutti, originari dell’India, rappresentano un antico rimedio della medicina ayurvedica da oltre 5000 anni.
VITAMINA C NELLA COSMESI
Dal punto di vista cosmetico, la vitamina C rappresenta una fantastica alleata per ottenere una pelle luminosa e rigenerata. Vanta numerosi benefici che donano alla pelle una vigorosa sferzata di energia: per le sue proprietà antiossidanti è anche in grado di contrastare gli effetti dell’invecchiamento, sia intrinseco che estrinseco, in virtù della capacità di prevenire i danni causati dai radicali liberi. Contrasta inoltre la formazione delle macchie cutanee, inibendo la sintesi di tirosina, precursore della melanina.
Altra importante funzione è quella di stimolare i fibroblasti e quindi la produzione di nuovo collagene, contribuendo al rinnovamento cellulare ed a mantenere tonica ed elastica la pelle.
Il collagene è la proteina più abbondante nei mammiferi (circa il 25% della massa proteica totale) e nell’uomo costituisce il 6% del peso corporeo (vasi sanguigni, pelle, muscoli, tendini, ossa, cartilagini). Per svolgere queste funzioni, la Vitamina C deve raggiungere la pelle in grandi quantità ed essere assolutamente “fresca” ( nella sua forma più attiva ). Purtroppo vi sono alcuni problemi da considerare :
- si deteriora facilmente e velocemente attraverso l’esposizione all’aria, alla luce ed al calore ;
- viene assorbita molto lentamente dalla pelle e in piccole quantità.
La moderna tecnologia ha consentito al mercato cosmetico di ovviare a questi problemi , mettendo a punto dei meccanismi avanzati di protezione e performance della vitamina C .
VITAMINA C e VITAMINA E
La vitamina C mantiene elevata la quantità di vitamina E nel sangue. La vitamina C è in grado di ripristinare la forma ridotta della Vitamina E. La presenza di adeguate quantità di vitamina C, dunque, consente alla vitamina E di proteggere più efficacemente le strutture dell’organismo. Le due vitamine, in sinergia, proteggono le componenti lipofile e d idrofile dell a pelle e delle strutture pilifere dagli stress ossidativi e riducono i danni indotti dai raggi UV. La vitamina E si trova nei cereali integrali, nel germe di grano, negli oli di prima spremitura (cartamo, lino, ecc.) e nel polline.