La nostra community è nata per conciliare la bellezza del corpo con la salute del pianeta Terra, la nostra unica casa, che stiamo distruggendo giorno dopo giorno.
Nell’ultimo periodo il nostro interesse pare concentrato sulla piaga della plastica, ma i problemi che affliggono la nostra Terra sono molteplici e non dobbiamo dimenticarlo. La deforestazione è uno di essi, ancora attuale.
La deforestazione è la rapida distruzione delle foreste in molte zone del mondo ed ha come principale conseguenza la drastica riduzione della capacità del pianeta di assorbire anidride carbonica. Secondo la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) circa il 20 % dei gas serra annualmente rilasciati nell’atmosfera sono causati dalla deforestazione. Oltre a mettere a rischio di estinzione le specie animali, la progressiva scomparsa di foreste e boschi aumenta il ritmo di erosione del suolo. I Paesi più colpiti dal fenomeno sono Messico, Brasile, Colombia, Cina, Congo, Nigeria, India, Birmania, Indonesia, Malesia e Thailandia. Le cause sono molteplici, e variano da zona a zona. Le più significative sono l’abbattimento degli alberi per far spazio ai campi da coltivare o agli allevamenti di bestiame (disboscamento) ma anche il commercio di legname pregiato da esportare. Il sistema più utilizzato è definito taglia e brucia perché dopo l’abbattimento degli alberi viene dato fuoco al sottobosco. Una pratica criminale che accelera i fenomeni di erosione, provocando frane e smottamenti del terreno.
Simbolo della lotta alla deforestazione è l’Amazzonia, la più grande foresta tropicale della Terra, vero e proprio “polmone” del Pianeta, che ancora oggi viene abbattuta al ritmo spaventoso di una superficie equivalente a dieci campi di calcio ogni minuto. Il 65% del bacino amazzonico si trova in Brasile, il resto si divide fra Colombia, Perù, Venezuela, Ecuador, Bolivia, Guyana, Suriname e Guyana Francese. È il più grande scrigno mondiale di biodiversità: un ecosistema che vanta 40.000 specie di piante, 427 di mammiferi, 1.294 tipi di uccelli, 378 di rettili, 427 specie anfibie e oltre 3.000 di pesci.
Da legambiente.it
Ricordo con emozione il corso di botanica e lo studio della struttura di piante ed arbusti, la “magia” della fotosintesi, degli scambi tra suolo e radice, della vita che cresce grazie al verde che ci circonda.
Gli alberi sono la vita del nostro pianeta, sono la NOSTRA vita, il nostro ossigeno. Attraverso la fotosintesi, le piante sono in grado di convertire anidride carbonica (CO2) ed acqua in glucosio ed ossigeno, grazie alla luce del sole.
Non siamo ancora in grado di respirare anidride carbonica. Per il nostro benessere in primis, il minimo che possiamo fare è preservare la salute delle specie vegetali e ripopolarne il pianeta, esattamente quello che sta facendo Treedom
Il momento migliore per piantare un albero era vent’anni fa. Il secondo momento migliore è ora
TREEDOM
E’ una piattaforma web unica al mondo, che consente di acquistare germogli di alberi autoctoni che saranno poi piantati e curati da contadini locali.
E’ una start up unica ed innovativa, tutta italiana (Firenze), nata da Federico Garcea e Tommaso Speroni nel 2010.

I due colleghi ed amici, erano in Camerun per lavoro: fornire energia elettrica alle comunità rurali del posto.
Nel tempo libero giocavano a Farmville, e Federico, per far colpo su una ragazza che giocava con lui, ogni tanto acquistava alberi allo scopo di ottenere una fattoria virtuale bella ed accattivante.
Tommaso si prendeva gioco di lui, che spendeva soldi per una fattoria inesistente. Da quì l’idea: perchè non acquistare alberi veri e ripopolare il nostro pianeta?
Nacque così TREEDOM (da tree – albero – e dom – regno –), in assonanza con “freedom” e “kingdom”.
Dalla sua nascita ad oggi, Treedom, da un capitale di 30.000 euro ha fatturato più di 2,5 milioni di euro ed ha consentito la piantumazione di più di 400.000 alberi tra Italia, Kenya, Senegal, Camerun, Nepal, Haiti e Thailandia.
Un successo iniziato per caso: Federico era in vacanza al mare e raccontava agli amici di Treedom e del suo sogno green; caso volle che ad ascoltarlo ci fosse anche il manager di Jovanotti. In quel periodo Enel voleva fare una agrisponsorship al concerto del cantante, ed acquistò quindi 12000 alberi per sopperire alle emissioni di CO2 del tour. Gli alberi venivano regalati insieme al biglietto.
A Jovanotti sono seguiti altri, come Tiziano Ferro e Francesca Michielin.
Oggi Treedom è sponsorizzato da grandi e piccole aziende.
Ma come funziona Treedom?
Come un qualunque e-commerce.
Comodamente da casa propria è possibile selezionare un albero tra quelli disponibili sul sito in vari paesi del mondo, mettere in carrello e procedere con l’acquisto. Ci sono alberi per tutte le tasche, dai 10 ai 50€.
Contadini del posto si occuperanno materialmente di piantare il tuo albero e di badare alla sua crescita, che potrai seguire ovunque: periodicamente riceverai foto del tuo albero e tutte le notizie che lo riguardano, a partire dalla sua posizione precisa.
Una sorta di adozione a distanza.
Treedom quindi oltre a sostenere progetti di riforestazione nel rispetto della biodiversità, si occupa anche di sostegno sociale nei paesi del mondo in cui opera.
In Italia collabora con Libera Terra nel recupero di terreni confiscati alla criminalità organizzata.
Nei Paesi più poveri offre lavoro e sostentamento alle popolazioni rurali, prediligendo la piantumazione di alberi da frutto che, oltre a fornire guadagno, fungono anche da fonte di sostentamento.
Come lavora Treedom?
Treedom lavora su più fronti: mentre singoli ed aziende acquistano alberi a scopo ambientale o sociale, Treedom collabora con forestali e cooperative di tutto il mondo che sottopongono all’attenzione dell’azienda progetti di recupero ambientale o di supporto a popolazioni rurali. I progetti vengono selezionati in base alla solidità, alla valenza socio-ambientale, alla serietà della cooperativa, al rapporto tra i soci, alla sostenibilità.
Treedom quindi stringe accordi con partner locali e si occupa di fornire certificazioni e fare formazione. Ai contadini viene insegnato come piantare, nel rispetto del territorio e della stagionalità e vengono dotati di tutto il materiale di cui hanno bisogno, a partire dagli strumenti pratici fino al palmare gps.
Annualmente Treedom elabora un piano di piantumazione delle specie che si intende piantare, vagliando tutte le proposte ricevute.
Progetti futuri
Oggi Treedom ti consente di acquistare alberi, personalizzarli, seguirli…ma anche regalarli oppure creare delle vere e proprie foreste, magari per celebrare eventi particolari, nozze, concerti, compleanni. Il portale inoltre è divenuto una vera e propria community con utenti che interagiscono tra loro e giochi (come quello di calcolare le emissioni di CO2).
Per il futuro l’obiettivo è globale: espandersi in tutto il mondo, con già 15.000 utenti attivi all’estero.
Quest’anno il team ha aperto una sede in Germania, a Monaco, in futuro punta a fare di più.
Nell’immediato sono previsti anche tanti aggiornamenti sulla piattaforma, a partire da nuove varietà di alberi disponibili, fino a una maggiore interazione tra i membri della community oltre ad ulteriori incentivi per rendere il sito accattivante e dinamico (maggiori scontistiche, premi, classifiche ed abbonamenti)

La mia esperienza
Ho conosciuto Treedom grazie al Sism della facoltà di medicina della Federico II di Napoli. I ragazzi volevano fare qualcosa di bello, ed organizzarono una raccolta fondi in facoltà per aprire una foresta su Treedom. Noi di Ogni Riccio Un BioCapriccio abbiamo regalato alcuni cosmetici per questa raccolta fondi.
Sono sinceramente rimasta molto colpita da questa start-up ed ho così deciso di festeggiare il raggiungimento del traguardo di 10.000 follower su instagram iniziando una Foresta per la nostra community, BriccioWood.
Al momento conta poco più di 20 alberi, ma sono certa che presto diventerà molto grande, come è accaduto alla nostra community.
Pianta un albero nella nostra foresta
In occasione di festività e compleanni ho scelto di regalare alberi a chi, come me, è in grado di apprezzare l’enorme valore che può avere un piccolo gesto come questo. Nell’era del consumismo, io scelgo il mio amato pianeta.
A presto,
Ross