LA MARCHESA DI CASTIGLIONE

A cura di Vanessa Guazzi

Oggi parliamo della Marchesa di Castiglione, ovvero Virginia Oldoini.
(Firenze, 22 marzo 1837 – Parigi, 28 novembre 1899).

(Nome completo: Virginia Elisabetta Luisa Carlotta Antonietta Teresa Maria Oldoini Verasis Asinari, contessa di Castiglione).

CENNI STORICI.
Figlia di una famiglia di marchesi liguri, I suoi contemporanei sostenevano che la sua grazia fosse pari solo alla sua superbia, e forse non a torto.

Alta, di candida carnagione, «corpo da Venere», con capelli dorati, occhi azzurri venati di viola, piccoli piedi e mani affusolate. Ritenuta la donna più bella d’Europa ed esempio di assoluta vanità, Virginia Oldoini era una vera diva del suo tempo.

Irrequieta, ribelle, ma anche astuta ed intelligente, si sposa a 17 anni con il Conte di Castiglione (definito da lei “povero becco”), un uomo riservato, che avrebbe rovinato economicamente, dilapidando la sua fortuna.
Un’unione d’interesse che le apre le porte delle casate nobiliari dell’epoca e la introduce negli ambienti reali dei Savoia, nonché in quelli politici, dove esercita il suo fascino su banchieri e ambasciatori, tra cui Costantino Nigra, che diventerà uno dei suoi amanti più fedeli e appassionati.
Ben presto, le viene attribuito il soprannome di “Perla d’Italia”.

Fascinosa, intraprendente, cugina di Camillo Benso di Cavour, che tentò anche di farne uno strumento politico di “diplomazia parallela”, inviandola a Parigi per sedurre Napoleone III e gettare le basi per un’alleanza italo-francese.

Un’impresa che alla bella Virginia riuscì senza troppe difficoltà, dato che, per oltre un anno, rimase l’amante favorita dell’Imperatore, molto più anziano di lei (venivano, infatti, soprannominati “la bella e la bestia”). Al suo fianco, la contessa spia discretamente le vicende francesi, pronta a comunicare direttamente al Re italiano, Vittorio Emanuele, ogni informazione interessante. Nelle vesti di spia, le rimane però tempo per collezionare una lunga serie di amanti, adoranti ai suoi piedi.

Ma la situazione si fa complessa, quando l’incolumità di Napoleone è messa a repentaglio da una serie di attentati, forse orditi da sicari italiani o dall’Imperatrice stessa, gelosa della rivale. E’ allora che Virginia decide di ritirarsi a Londra, terminando l’idillio col sovrano.

IL RAPPORTO CON LA BELLEZZA.
“Ogni donna ha il dovere di essere bella” amava ripetere.
Curava il suo aspetto a livelli maniacali e sviluppò una vera e propria ossessione per i ritratti fotografici che la vedevano protagonista: sono arrivati a noi centinaia di suoi scatti studiatissimi (oltre 400, un numero folle per l’epoca, tenuto conto dei tempi e dei costi delle stampe), fatti presso lo studio parigino Mayer e Pierson, in cui la vediamo ritratta nei costumi e abiti più fantasiosi, con trucco e parrucco coordinato alle più svariate situazioni e sempre impeccabile.

Così come Dorian Gray aveva il terrore di invecchiare, Virginia desiderava sfuggire agli anni, lottava perché la sua bellezza non sfiorisse mai e inseguiva un’eterna giovinezza.
Narcisista, ambiva alla perfezione assoluta e si circondava solo di amici strettissimi, che ne assecondavano ogni capriccio. Il suo carattere arrogante causò l’allontanamento del marito, che la lasciò dopo soli 3 anni, pur restandone innamorato per tutta la vita.

Fu una delle primissime a capire l’importanza del vestito e della moda: commissionò ai più famosi sarti dell’epoca abiti di uno sfarzo inaudito, alcuni anche con fili d’oro. Ogni capriccio della moda era suo e molti ne lancia lei stessa: l’uso del color magenta, le piume, le giarrettiere preziose con ricamati motti piccanti e soprattutto la biancheria intima in seta o raso nero, a cui abbinava lenzuola nere, verdi o violetto (suo colore preferito).
Tutti aspettavano con ansia quale sarebbe stato il suo costume nelle feste: una volta si presentò vestita da cigno, indossando un abito fatto di sola calzamaglia trasparente con applicate piume bianche. Una volta si vestì da Lucrezia Borgia avendo in mano una fiala in cui, anziché veleno, c’era profumo. Una volta si vestì da Regina di Cuori con tutti ex voto a forma di cuore sul vestito.

Quando il suo fisico e il suo viso cominciarono il declino, Virginia reagì a modo suo: eliminò tutti gli specchi dalla sua dimora e si circondò solo delle fotografie per cui aveva posato in gioventù, che le ricordavano costantemente la sua antica bellezza.
Non amò altri all’infuori di se’ stessa, per tutta la sua vita, motivo per cui l’unico figlio avuto la detestò sempre. Amava dire: “Io sono io e me ne vanto. Non voglio niente dalle altre e per le altre. Io valgo molto più di loro. Riconosco che posso non sembrare buona dato il mio carattere fiero, franco, libero, che mi fa essere talvolta dura e cruda. Così qualcuno mi detesta, ma ciò non mi importa, non ci tengo a piacere a tutti”.

Morì a Parigi a soli 62 anni, sola, ipocondriaca, autoreclusa.

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