Cos’è la pelle
La pelle (o cute) è lo strato più esterno dell’apparato tegumentario.
L’apparato tegumentario è costituito da due componenti principali:
- la pelle;
- gli annessi cutanei (peli, unghie, ghiandole sudoripare, sebacee)
Lo spessore della pelle varia da 0,5 mm nelle zone più sottili (palpebra) a 4 mm nelle zone più spesse (palmo della mano o pianta del piede) e negli uomini la pelle è più spessa che nelle donne.
La superficie varia tra 1,5 e 2 m2 ed il peso totale corrisponde a 3-5 kg circa.
Funzioni della pelle:
- protezione, dall’ambiente esterno, raggi ultravioletti, traumi, limita la penetrazione di sostanze chimiche e ambientali;
- termoregolazione, tramite ghiandole sudoripare e capicità di regolare il flusso sanguigno (vasodilatazione per aumentare e vasocostrizione per diminuire la dispersione di calore);
- sintesi e riserva di liquidi;
- esecrezione (secrezione);
- sensoriale, sede del tatto;
- sintesi di vitamina D;
- difesa immunitaria.
La pelle si divide in:
- EPIDERMIDE
- DERMA
- IPODERMA (non fa parte dell’apparato tegumentario ma è strettamente legato al derma
1. L’EPIDERMIDE è lo strato più superficiale, quello visibile. Un epitelio squamoso stratificato, composto da diversi tipi di cellule: cheratinociti (le più abbondanti), melanociti (responsabili della sintesi di pigmento), cellule di Merkel (percepiscono le sensazioni) e cellule di Langerhans (cellule fagocitarie). Queste sono sparse tra i cheratinociti.
L’epidermide è a sua volta suddiviso in altri 5 strati (dall’interno all’esterno):
- strato germinativo o strato basale, è la
sede di produzione dei cheratinociti, le cellule principali della cute. Essi risalendo i vari strati subiscono delle trasformazioni da elementi ad intensa attività mitotica e metabolica (nello strato basale e spinoso) a lamine inerti cheratinizzate (nello strato lucido e corneo).
Le cellule staminali (o basali) presenti si dividono, ed una cellula figlia risale verso la superficie per sostituire i cheratinociti degli strati più superficiali, l’altra cellula figlia diventa una nuova cellula dello strato basale che andrà incontro ad una nuova divisione cellulare.
Dispersi tra le cellule basali dello strato germinativo si trovano i melanociti, che sintetizzano la melanina responsabile del colore della pelle e cellule di Merkel. - strato spinoso, formato da più file cellulari derivanti dallo strato basale e salite verso la superficie, durante tale migrazione accumulano al loro interno proteine strutturali (cheratine). I cheratinociti sono tenuti insieme da una rete di desmosomi e tonofibrille. in questo strato si trovano melanociti e cellule di Langerhans.
- strato granuloso, costituito dai cheratinociti provenienti dallo strato spinoso. Una volta raggiunto questo strato, essi producono cheratoialina e cheratina. Man mano che le cellule si assottigliano e si appiattiscono, si sviluppano le fibre di cheratina, i cheratinociti si appiattiscono, le membrane cellulari si ispessiscono e diventano permeabili, causando la distruzione degli organuli cellulari e del nucleo, fino alla morte della cellula stessa.
- strato lucido, si trova nelle aree dove la cute è più spessa (palmo delle mani e della pianta del piede) a ricoprire lo strato granuloso. Sono presenti cellule appiattite e strettamente adese tra loro, ripiene di cheratina, prive di nucleo ed organuli.
- strato corneo, costituito da 15-30 strati di cheratinociti morti, appiattiti e interdigitati. Normalmente lo strato corneo è asciutto e impedisce così la crescita microrganismi, ma l’efficienza di questa barriera è data anche dalla continua secrezione di ghiandole sebacee e sudoripare. Inoltre le cellule morte rimangono nello strato corneo per due settimane prima di desquamarsi, per cui i tessuti sottostanti sono costantemente protetti.
Lo strato corneo è resistente all’acqua ma non impermeabile.
Ogni cellula impiega 15-30 giorni per risalire tutti gli strati, dallo strato germinativo allo strato corneo, questo processo è chiamato cheratinizzazione.
2. Il DERMA si trova subito sotto l’epidermide. E’ formato da una fitta trama di fibre, fibroblasti ed altre molecole strutturali immersi in un gel chiamato sostanza fondamentale.
Il derma è diviso in:
- strato papillare, la porzione più superficiale, formato da tessuto connettivo lasso. Esso contiene le papille dermiche, da cui prende il nome.
- strato reticolare, la porzione più profonda, formato da tessuto connettivale denso irregolare, un reticolo fibroso intrecciato di tessuto connettivo. Prende il nome dal fascio di fibre che si trovano in questa regione (reticolo=piccola rete).
Il fascio di fibre è costituito principalmente da due elementi:
– il collagene, glicoproteina prodotta dai fibroblasti. Le fibre di collagene costituiscono un fitto intreccio molto resistente a trazione;
– l’elastina, anch’essa una glicoproteina prodotta dai fibroblasti. Le fibre elastiniche costituiscono un reticolo che conferisce elasticità.
Le fibre di elastina si intrecciano alle fibre di collagene conferendo sostegno, spessore ed elasticità all’intera struttura della cute.
Oltre alla capacità strutturale, il derma svolge un’azione nutritiva: infatti è fortemente vascolarizzato, a differenza dell’epidermide (nel derma sono presenti vasi sanguigni e linfatici e fibre nervose). I numerosi tipi di cellule presenti inoltre conferiscono al derma proprietà difensive e rigenerative. Vi troviamo: i fibroblasti (nominati più su, ovvero i veri e propri artefici del derma, essi infatti producono gli elementi delle fibre di collagene e di elastina e gli elementi macromolecolari della sostanza fondamentale, e sono inoltre fondamentali nei processi riparativi della pelle), i macrofagi (hanno una funzione fondamentale nei processi di difesa), i mastociti (hanno la funzione di avviare il processo infiammatorio quando sulla cute si verifica un danno), ghiandole sudoripare, ghiandole sebacee, bulbi piliferi,strutture nervose, rete vascolare, rete linfatica.
3. L’IPODERMA è costituito da tessuto connettivo lasso contenente cellule adipose. Lo spessore varia a seconda della zona, e la funzione è quella di immagazzinare riserve energetiche (alle quali l’organismo attingerà in condizioni di necessità), isolare dal freddo e proteggere dai traumi i tessuti e gli organi sottostanti.
FILM IDROLIPIDICO
E’ un “velo” trasparente presente sulla superficie cutanea che, come suggerisce il nome, è costituito da acqua e grassi (appunto idro-lipidico), e nel caso specifico da una miscela di sudore e sebo.
La funzione è quella di proteggere la pelle e mantenere l’idratazione contrastando la dispersione di acqua.
Quando si parla di pH della pelle, ci si riferisce in realtà al pH del film idrolipidico.
Il film idrolipidico varia per ogni zona del corpo, ne consegue che anche il pH varia per ogni zona diversa.
Per i cuoio capelluto è 4,
per le ascelle è 6,5,
per le zone genitali 3,5,
per il corpo 4,5 circa.
Il pH del viso è tendenzialmente acido, per una pelle sana è mediamente 5,5, per il contorno occhi invece è 7.
Per preservare la fisiologia della pelle non bisogna alterarlo o spostarlo verso l’alcalinità altrimenti vi proliferano germi e vengono denaturate delle sostanze presenti nel film idrolipidico.
Le principali cause della sua modificazione sono: detergenti aggressivi, aggressioni ambientali e tutto ciò che provoca stress cutaneo.
Come capire quali cosmetici usare?
E’ molto semplice:
Lavare il viso con acqua e sapone ed applicare un unico prodotto. Una crema idratante, la più semplice possibile.
In base a come reagisce la pelle, valutare se aggiungere e cambiare.
Spesso sul gruppo mi viene chiesto: “come faccio a capire se un cosmetico va bene per la mia pelle?”
Bene, capiamo che è il cosmetico adatto a noi quando la pelle lo accoglie e assorbe meglio, non disturba, non da cattive sensazioni.
Se la pelle non assorbe il prodotto, risulta troppo pesante, provate con un fluido, un siero o un gel.
Se al contrario non è abbastanza, provare con una crema più corposa e nutriente.
Usate sempre un prodotto per volta, procedete per esclusione.
Il concetto di ECODERMOCOSMESI è stato introdotto dalla Dottoressa Riccarda Serri, e si riferisce ai prodotti per la cura della persona realizzati nel rispetto della cute e dell’ambiente. Un buon cosmetico deve quindi essere:
- ECOlogico: nel rispetto dell’ambiente, con il minor impatto ambientale possibile.
- BIOlogico: ingredienti naturali derivanti da agricoltura biologica, priva di pesticidi, conicimi chimici, ecc.
- DERMOcompatibile: nel rispetto della pelle, mantiene la fisiologia e l’equilibrio di pelle e mucose.
Per «cosmetico» si intende qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivamente o prevalentemente di pulirle, profumarle, modificarne l’aspetto, proteggerle, mantenerle in buono stato o correggere gli odori corporei.
I cosmetici hanno 3 funzioni fondamentali:
- igienica, riguarda la pulizia profonda e superficiale del corpo e delle sue parti, fondamentale in quanto impedisce la moltiplicazione dei germi che ostacolano le normali funzioni e sono causa delle più comuni malattie della pelle
- eutrofica, per migliorare i tessuti e stimolare la normale attività, per impiegare i cosmetici è importante che la pelle sia sana
- estetica, risaltano la personalità mascherando i difetti e valorizzando i pregi, si ottengono buoni risultati esteriori che si riflettono positivamente sulla persona.
Dopotutto come dice Tolstoj, il nostro aspetto esteriore ci condiziona profondamente.
In Italia i prodotti cosmetici sono disciplinati dal Regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 in materia.
Il regolamento disciplina, in particolare, gli aspetti relativi a:
- pratiche di fabbricazione
- composizione dei cosmetici
- presentazione (etichetta, confezionamento)
- valutazione della sicurezza
- sperimentazione animale
- adempimenti per l’immissione sul mercato
- informazioni sugli effetti indesiderabili gravi
Fonti:
– “Anatomia umana” di Prof. Lucio Cocco, Prof. Eugenio Gaudio, Prof.ssa Lucia Manzoli, Prof. Giovanni Zummo
– “Cambio Pelle” di Riccarda Serri e Fabrizio Duranti