LE SORELLE SUTHERLAND

A cura di Margherita Lobrano

Le sette sorelle Sutherland erano figlie di un vagabondo del Vermont, Fletcher Sutherland, e di sua moglie Mary, appassionata di musica da cui le figlie appresero l’arte del canto e della melodia.
Si chiamavano Sarah (nata nel 1851), Victoria (nata nel 1853), Isabella (nata nel 1855), Grace (nata nel 1859), Naomi (nata nel 1861), Dora (nata nel 1863), e Mary (nata nel 1865). Nel 1867 la madre morì e le ragazzine crebbero in una situazione di drammatica povertà insieme al padre. In tutto ciò, venivano evitate dagli abitanti di Cambria, NY, cittadina in cui vivevano, per una loro particolarità: i loro lunghi e nerissimi capelli.
Nel tentativo di sfuggire alla fame, al padre venne l’idea di sfruttare le capigliature delle figlie per farle assumere nel circo più celebre dell’epoca.

E fu così che nel 1882 le sorelle si esibirono per la prima volta nello show del Barnum & Bailey Circus.
Erano sette, vestite di bianco, e cantavano in armonia accompagnate al pianoforte, accennando brevi passi di danza di fronte alla folla presente sotto il tendone.
Per quanto belle fossero le loro voci, nessuno si aspettava il gran finale che le sette donne avevano in serbo: alla conclusione dell’ultimo numero, ecco che si girarono all’unisono, e nello stupore del pubblico lasciarono cadere le loro chiome fino alla fossa dove era presente l’orchestra.
Le sette chiome, in totale, misuravano quasi 12 metri, la più lunga da sola superava i 2 metri e mezzo.

 

 

Una volta scritturate al circo, la vita delle sorelle cominciò finalmente ad apparire più rosea. Il loro show era molto apprezzato, ma il vero colpo di genio doveva ancora arrivare.
Nel 1885 Naomi sposò Henry Bailey, il nipote di uno dei proprietari del circo. Quest’ultimo capì che le sorelle in realtà nascondevano un potenziale economico straordinario: oltre al canto e alla musica che andavano a gonfie vele, si rese conto che il pubblico era composto per lo più da uomini calvi.
Decise pertanto di diventare il loro manager e alla fine di ogni spettacolo si mise a pubblicizzare una lozione per capelli.
Secondo i suoi racconti, la ricetta di tale lozione era segreta ed era stata inventata dalla madre defunta Mary; prova evidente erano le 7 chiome delle sorelle.
La soluzione era venduta a 50 centesimi a bottiglia ed era composta da:
– 56% acqua di amamelide
– 44% acqua di colonia Bay Rum
– un pizzico di sale
– magnesio
– acido cloridrico

 

La lozione “The Seven Sutherland Sisters’ Hair Grower” fu brevettata nel 1890 ed ebbe subito un clamoroso successo tanto che la gamma di prodotti si ampliò fino ad avere detergenti per cuoio capelluto, pozioni antiforfora e tinture.
Nel giro di quattro anni furono vendute due milioni e mezzo di bottiglie, per un fatturato di oltre tre milioni di dollari e le sorelle Sutherland si ritrovarono di colpo ricche sfondate.
Ritornarono nella loro cittadina natale e costruirono un’enorme villa in stile vittoriano proprio dove si trovava un tempo la povera e fatiscente baracca del padre. Le sette stanze da letto della nuova casa erano tutte dotate di acqua corrente e sfarzosi bagni in marmo. Sul tetto era presente un grosso serbatoio di acqua, che veniva riempito giornalmente dagli operai.
Erano finiti i tempi in cui le sorelle venivano evitate: ora tutti facevano loro la corte (considerando anche la fortuna accumulata).
Loro però si presero qualche rivincita mantenendo le distanze e ostentando comportamenti eccentrici: i loro cagnolini avevano guardaroba estivi e invernali, e quando uno di questi cuccioli moriva, le sorelle celebravano principeschi funerali con tanto di necrologi sul giornale locale, i cavalli della loro carrozza erano ferrati in oro e alle cene di gala non mancavano mai gli spettacoli di fuochi d’artificio.

 

Ma questo periodo di ricchezza e spensieratezza non era destinato a durare, perché una serie di sfortune e tragedie attendevano le sorelle Sutherland.
Per prima morì Naomi, moglie di Henry Bailey.
Le sorelle vollero inizialmente costruirle un mausoleo da 30.000 dollari, ma il progetto venne abbandonato e il corpo di Naomi, dopo essere rimasto nella villa per alcune settimane, venne sepolto nel lotto di famiglia senza nemmeno una lapide.
Fra i vari uomini attirati dal patrimonio milionario delle Sutherland vi era anche Fredrick Castlemaine, un giovanotto di 27 anni dal fascino irresistibile. Si pensava che ci fosse del tenero fra lui e Dora ma Fredrick colse tutti di sorpresa sposando Isabella, di 40 anni. Quanto a bizzarrie, anche questo nuovo membro della famiglia non scherzava: pare che il suo passatempo preferito fosse sedersi sul portico della villa e sparare alle ruote dei carri che passavano, pagando poi laute somme di denaro ai contadini inferociti per calmare la loro rabbia.
Era dipendente da oppio e morfina e si tolse la vita nel 1897.
La moglie Isabella portò a casa il corpo del marito, lo depose nella stanza della musica dove venne rinchiuso in una bara con il coperchio di vetro: le sorelle si recavano giornalmente a rendere visita al cadavere e improvvisavano piccoli spettacolini in cui cantavano all’unisono le canzoni preferite di Fredrick.

Dopo diverse settimane, il dipartimento della sanità fu costretto a intervenire, e impose alle sorelle di seppellire il corpo; ogni notte Isabella prendeva una lanterna e camminava per tre miglia fino al cimitero per comunicare con il defunto marito.
Dopo due anni di lutto, Isabella cadde nuovamente nel mirino di un approfittatore. Si trattava questa volta di Alonzo Swain, di 16 anni più giovane di lei. Swain fomentò litigi e attriti fra Isabella e le altre sorelle, e infine riuscì a convincerla a lasciare la casa, vendere la sua parte di azioni dell’impresa di famiglia, e investirle in una nuova lozione che avrebbe fatto concorrenza alla famosa The Seven Sutherlands; ma questa avventura commerciale fallì miseramente. Alonzo sparì da un giorno all’altro e Isabella morì in miseria.
Evidentemente la vicenda di Isabella non bastò come esempio: Victoria a quasi 50 anni sposò un ragazzo di soli 19 anni. Le altre sorelle, indignate dal suo comportamento, le tolsero la parola fino a quando non fu sul letto di morte.

Che fosse causata dal passaggio dall’estrema povertà ai fasti della ricchezza, oppure da una tara di famiglia, la follia cominciò in ogni caso a serpeggiare sempre più insistentemente fra le sorelle. Mary Sutherland doveva perfino essere rinchiusa nella sua stanza per lunghi periodi, a causa di violenti attacchi psicotici.

Anche la fortuna della celebre lozione per capelli stava tramontando: con l’avvento negli anni ’20, delle acconciature femminili corte, l’interesse per le pozioni Sutherland svanì di colpo. Nel 1926, le tre sorelle rimaste (Mary, Grace e Dora) si recarono ad Hollywood per partecipare alla realizzazione di un film tratto dalle loro vite. Mentre si trovavano là, Dora restò uccisa in un incidente automobilistico. Il film fu annullato.

Mary e Grace, ridotte sul lastrico, finirono i loro giorni nella stessa povertà che avevano conosciuto da bambine. Vendettero la villa e morirono dimenticate da tutti. Pochi anni dopo la morte dell’ultima delle sorelle Sutherland, la loro casa prese fuoco, e non ne rimase altro che un cumulo di macerie.

 

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