MARILYN MONROE

A cura di Paola Hiluku

Lo sentite questo profumo?

Cosa è? È così… seducente…
Ma certo! Chanel N°5!

Ecco che si accomoda sulla nostra poltrona la diva delle dive, la meravigliosa icona della femminilità di tutti i tempi.
Per la nostra rubrica sulla bellezza, oggi avremo ospite MARILYN MONROE.

Norma Jeane Baker Mortenson nasce a Los Angeles il primo giugno del 1926.
Non si sa con certezza chi sia il padre e la madre, Gladys, soffre di problemi mentali, si dice paranoia e si racconta che una volta ha tentato di soffocare la piccola con un cuscino mentre dormiva nella culla. Lavora come tagliatrice di pellicole ma passa la maggior parte del suo tempo tra gli istituti di igiene mentale. Per questo motivo la piccola Norma viene sempre affidata a famiglie ed orfanotrofi.

Ad un mese dalla nascita viene affidata dalla madre ai coniugi Bolender, per 5 dollari a settimana. La piccola Norma identifica loro come genitori, anche se la madre va a trovarla una volta a settimana, destabilizzando l’equilibrio della bambina.

Quando Norma ha 8 anni la madre, che non ha mai rinunciato alla custodia della figlia, acquista una bella casetta, ma per questa si indebita molto. I debiti, diversi problemi familiari ed un lutto fanno crescere a dismisura la patologia della madre che, dopo un ricovero per una crisi, viene internata e dichiarata schizofrenica e paranoica, ma non rinuncia mai alla custodia della figlia, impedendole così di essere adottata.

Per questo motivo Norma passa tra orfanotrofi e famiglie affidatarie, sopportando umiliazioni, violenze e si dice anche abusi.

Nel ’42 Grace, una cara amica della madre, propone a Norma un matrimonio con il vicino di casa James Dougherty, così a soli 16 anni Norma si sposa, dato che l’alternativa sarebbe stata il continuo via vai dall’orfanotrofio.
Mentre il marito è nella marina, lei lavora in una fabbrica che produce materiali per l’aeronautica. Durante il lavoro viene notata dal fotografo David Conover, impegnato a documentare il lavoro femminile, e la convince ad intraprendere la carriera da modella e ad iniziare a seguire diversi corsi.

 

 

Dopo 10 anni di internamento la mamma è pronta ad uscire dal centro di igiene mentale, Norma ne è entusiasta! Stanca di vivere con la suocera e pronta per il divorzio, affitta un appartamento per loro due. Purtroppo bastano sette mesi per separarsi, le due donne non hanno alcun legame affettivo e rinunciando alla convivenza, la madre torna in clinica e Norma si trasferisce ad Hollywood.
Nel ’46, a vent’anni, divorzia, si schiarisce i capelli e cambia il suo nome in Marilyn Monroe (cognome da nubile della madre).

Nel ’47 vince il concorso di bellezza per “la regina dei carciofi californiana”, nonostante il grande successo sulle riviste non le viene rinnovato il contratto con la Fox per la sua “Insufficiente recitazione drammatica” e rimane senza lavoro. Raccontano che probabilmente è stata costretta a prostituirsi in quel periodo per mantenersi.

 

Successivamente il suo agente riesce a trovare un nuovo contratto e nel ’49 ha la sua prima parte da protagonista in un film di serie b, recitando e cantando, che non ha molto successo. Il contratto scade e lei è di nuovo senza lavoro.

Inizia a studiare recitazione e canto ma, nonostante cercasse ovunque, continuava ad essere senza un impiego.
Dopo varie peripezie riceve piccole parti nei film, senza recitare, e riesce a partecipare a diversi set fotografici. Durante uno di questi viene convinta a ritoccare il naso con un intervento chirurgico, per ammorbidire le linee del viso.

Nel ’48 incontra un talent scout che la lancia finalmente nel mondo cinematografico, iniziando a recitare in piccole parti.
Nel ’49 posa nuda per poter pagare l’affitto e la sua foto viene inserita in un calendario sexy, pensando che non sarebbe stata riconosciuta. Ma un uomo la nota e la ricatta perciò lei, sotto consiglio della Fox, rivela tutto al pubblico, dicendo che lo ha fatto per sfuggire alla miseria e commovendo tutti.

Poco dopo la fotografia viene comprata da Hefner, ed anche i diritti su di essa, ne viene vietata la vendita e lui la inserisce nel primo numero di una nuova rivista, Playboy.
Tra il ’49 ed il ’50, Hyde, il suo agente, chiede ripetutamente a Marilyn di sposarla, promettendole che avrebbe lasciato moglie e figli per lei, e assicurandole una vita di lusso, ma lei non accetta mai, diventa però la sua compagna. Nel dicembre del ’50 Hyde ha un attacco di cuore fatale, Marilyn si sente in colpa. Nonostante le disposizioni di Hyde fossero quelle di trattare Marilyn come una della famiglia, lei viene cacciata di casa dalla moglie e quella stessa notte tenta il suicidio, ma viene trovata in tempo e salvata.
La sua vita continua con lo studio della recitazione e con piccoli ruoli, sempre più importanti.

Nel ’52 scappa a Tijuana col critico letterario Robert Slatzer e si sposano ma, dopo soli 3 giorni, annullano tutto per via del parere discordante dei produttori di Marilyn e del grande ascendente che le loro opinioni hanno su di lei.
La sua fama aumenta e alcune nuove pellicole contribuiscono a far crescere il suo nome.

Nel ’53 ha la sua definitiva consacrazione nel film Niagara. La sua carriera è ora in ascesa. A soli ventisette anni è la prima attrice nella classifica degli attori con maggior successo commerciale.
Nel ’54, dopo 3 anni di corteggiamento, sposa il famoso giocatore di baseball Joe di Maggio, un matrimonio coronato dall’amore e, poiché i due personaggi sono amatissimi anche dal pubblico, le nozze sono molto apprezzate da tutti. Durante la loro luna di miele, in Giappone, Marilyn canta per i soldati satunitensi e questo le fa superare un po’ la paura di esibirsi davanti al grande pubblico. Poco dopo riceve il premio come migliore attrice del mondo e la coppia si trasferisce a San Francisco, ma la vita coniugale non va bene: Joe è gelosissimo e Marilyn ha una vita mondana molto ricca, i due perciò a meno di un anno dalle nozze si separano.
Ricordiamo in questo periodo che Marilyn gira in “Quando la moglie è in vacanza” la famosissima scena in cui la sua gonna bianca viene sollevata dal passaggio di un treno della metropolitana.
Dopo il matrimonio con Joe diventa per un breve periodo l’amante di Sinatra.
Si trasferisce ora a New York e continua i suoi studi. Qui conosce ed inizia ad uscire con Arthur Miller e cerca sempre di più di superare la sua pausa del palcoscenico sempre forte in lei. Ma la sua carriera continua a crescere, sembra non volersi fermare mai. Nel ’56 sposa Arthur, si converte all’ebraismo e si trasferisce nel Connecticut. Marilyn voleva un figlio da Arthur ma ha diversi aborti e non riesce a raggiungere il suo scopo. Lei ha dichiarato che, nel corso della sua vita, ha avuto 14 aborti, tra naturali e volontari.

Continua a girare film, fonda una casa produttrice ma peggiora dal punto di vista psicologico : ha ancora paura di recitare, problemi ad addormentarsi e dopo le riprese di un film viene ricoverata in ospedale per un altro aborto spontaneo. Uno degli ultimi film non ha molto successo, i pettegolezzi su di lei sono sempre più fitti e la Monroe inizia a vedere uno psicologo, beve sempre di più, è sempre in ritardo sul lavoro e dimentica troppe battute. Il suo rapporto col marito, inoltre, si deteriora nel tempo. Gira il suo ultimo film ma è costantemente in ritardo, poco affidabile, sempre sotto farmaci e alcool.
Nel ’61 si reca volontariamente in una clinica psichiatrica a New York, in qualche modo viene dimessa e raggiunge Joe di Maggio in Florida. Subisce diverse operazioni per problemi fisici e non smette di abusare delle pillole, per questo non è in grado di girare nessun film durante quest’anno, però compra una villa molto grande.
Riceve diverse batoste dal punto di vista sentimentale dato che i suoi ex mariti ed amanti si rifanno una vita, cerca di tornare a lavoro ma i continui ricoveri e lo stato di salute cagionevole non la aiutano.
Nel ’62 si esibisce sul famosissimo palcoscenico per il compleanno del presidente John Fitzgerald Kennedy.
Il suo ultimo amante è stato Robert Kennedy, il fratello del presidente ed anche qui si parla di una aborto.
Per via delle sue continue assenze sul set viene licenziata. Lei continua a con servizi fotografici. Riesce a farsi rinnovare il contratto per una paga molto alta ed anche la libertà di scegliere, dirigere ed interpretare i ruoli che più preferisce.

Ma ormai Marilyn è divorata dalla sua dipendenza, alimentata dalle ansie e dai dispiaceri, dal fatto che fosse vista solo come diva, e non come donna.
All’alba del 5 agosto, a trentasei anni, viene ritrovato il suo corpo senza vita.
Ci sono tantissime letture sulla sua persona, si dice che sia una donna semplice, timida, introversa. Sembra stoni con personaggio di femminilità prorompente ed attraente che ha creato ma, a dire di tutti, la sua sensibilità era spiccata e la sua anima era delicata e fragile. Non si sa il motivo del suo suicidio, in molti sospettano che sia stato un omicidio, altri dicono che sia ancora viva. Ma questo noi non lo possiamo sapere.

I SEGRETI DI BELLEZZA DI MARILYN

Il corpo:
Marilyn era alta 166,37 cm, con un peso oscillava tra i 52 ed i 60 chili nel corso della sua vita. Sulla taglia che portava ci sono diverse opinioni, si parla comunque di misure tra la 44/46/48, con una terza di seno, con un classico corpo a clessidra ben proporzionato.
Non era un tipo mattiniero, il letto era una calamita per lei (perciò era anche spesso ritardataria) ma quando si svegliava la mattina faceva piccoli esercizi fisici per mantenersi tonica.
Prendeva dei pesi da 3 chili e, da sdraiata, li alzava e li faceva roteare con le braccia tese, finché ne aveva voglia. La mattina faceva volentieri anche una piccola corsetta per il quartiere.
Mangiava cibi semplici e non aveva una dieta troppo ricca: la mattina beveva un bicchiere di latte e durante i periodi di lavoro aggiungeva due uova crude al latte e anche dei multivitaminici.
Molto spesso la sera mangiava carne e carote crude, diceva che nella sua vita precedente deve essere stata un coniglietto perché non era mai stanca delle carote.

Comunque di base la sua dieta era iperproteica, amava anche molto bere, champagne e vodka erano i suoi alcolici preferiti e non ha mai rinunciato a loro.
Dormiva sempre senza pigiama, sotto la spessa trapunta, pare che indossasse solo un reggiseno in cui inseriva delle biglie per rassodare il seno e non metteva gli slip.
I capelli:
Marilyn era castana, ma amava il biondo pazzamente, inoltre agli inizi le hanno consigliato di decolorarsi perché le bionde erano più richieste.
Le prime decolorazioni sono state curate dalla sua anziana parrucchiera personale, Pearl Proterfield, che usava ancora un vecchio e malsana metodo: acqua ossigenata, un particolare detersivo e candeggina. Col progredire della carriera le tonalità di biondo di Marilyn sono state innumerevoli, ma il suo preferito è sempre stato il biondo bianco. Questi continui trattamenti hanno letteralmente distrutto i capelli, dovevano essere ritoccati ogni 3 settimane ed erano totalmente devitalizzati. Usava volentieri lo shampoo secco, setacciando il borotalco per rendere la polvere più fine.

Viso:
Marilyn non prendeva mai il sole, “Non penso che una pelle abbronzata sia più attraente di una pelle bianca, né che sia più sana (…) A me piace sentirmi bionda ovunque”

Seguiva i consigli di Erno Laszlo, come tante altre star del tempo, seguendo una routine composta da un complesso sistema di step: la pelle era “tarata” sul livello di secchezza o grassezza, poi c’era un sistema di saponi a base di fanghi marini, trenta spruzzi di acqua tiepida, olio attivo Phelitil, un astringente con una miscela di cipria bianca per la notte, un astringente di colore diverso per il giorno insieme a vari idratanti per il giorno e la notte, una cipria leggera da mettere su tutto.
Quando era protagonista di un set fotografico si faceva fotografare con le palpebre abbassate, per rendere lo sguardo più seducente, ma secondo lei non era tanto la forma del viso a rendere l’immagine bella, ma le espressioni.
Il trucco iconico era semplice alla vista, ma composto da moltissimi dettagli: gli occhi erano truccati con un bianco avorio sulla palpebra mobile e con talco sul resto dell’occhio e con una matita molto appuntita faceva una riga di eyeliner per allungare lo sguardo composta da diversi colori tra il marrone ed il nero. È stata una delle prime a tagliare le ciglia finte a metà ed applicare solamente nella parte finale dell’occhio, sempre per rendere so sguardo più seducente.

Il trucco del viso era composto da crema idratante, vasellina (per mantenere il cerone elastico e che era molto in voga come primer) e fondotinta leggermente più scuro per fare un leggero counturing del viso e addolcire le linee, anche quelle del naso.
Usava cinque diversi rossetti per le labbra, più scuri per l’esterno e più chiari all’interno, in modo da dare un effetto voluminoso alle labbra. Molta pazienza e mano ferma garantivano un perfetto risultato.

E voi quali segreti conoscete sulla divina Marilyn?

Fonti: Wikipedia, il Ventaglio di Piume, Glamour.

 

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