L’Aloe Vera è certamente una delle piante più conosciute al mondo.
Dalle sue foglie si estrae un gel incolore adoperato da migliaia di anni a scopo curativo e cosmetico. Quello che in pochi sanno è che L’Aloe Vera è solo una delle appartenenti ad una famiglia di piante erbacee succulenti perenni, le Aloeaceae, che conta centinaia di specie originatesi in Africa e successivamente distribuite in gran parte del resto del mondo.
Ogni specie presenta caratteristiche terapeutiche più o meno spiccate.
UN PO’ DI STORIA
Le piante di Aloe sono utilizzate da oltre quattromila anni per le proprietà medicamentose che le caratterizzano. I primi testi antichi in cui è documentato l’utilizzo di Aloe a scopo terapeutico, risalgono all’Egitto ed all’antica Mesopotamia dove era considerata la pianta dell’immortalità tanto da essere posta all’entrata delle piramidi per indicare ai faraoni il cammino verso la terra dei morti, ed utilizzata come ingrediente per l’imbalsamazione.
Restando in tema “sepoltura”, nel Vangelo secondo Giovanni è narrato come il corpo di Gesù sia stato cosparso di una miscela di Mirra ed Aloe per essere accolto nel suo sepolcro, a richiamo dell’antica usanza di profumare le vesti dei re proprio con Mirra ed Aloe.
Le proprietà più spiccate delle Aloe riguardano l’apparato gastro intestinale. Gli egiziani preparavano clisteri a base di Aloe ed erbe mentre gli Assiri bevevano il succo per risolvere disagi digestivi come la formazione di gas intestinali.
I Maya invece bevevano il succo diluito in acqua per curare il mal di testa e, per imporre lo svezzamento dei bambini, le donne strofinavano sui seni il gel dal gusto particolarmente amaro.
Nell’antica Roma, la pianta aveva molteplici usi: veniva impiegata, ad esempio, per curare problemi gastrici, stipsi, ferite superficiali ed irritazioni, punture di insetto e calvizie.
Leggenda vuole che Alessandro Magno venisse curato dalle sue ferite con un unguento a base di Aloe dell’isola di Socotra. Gli fu così consigliato di conquistare l’isola per la ricchezza di queste piante il cui succo avrebbe guarito le ferite dei suoi soldati in guerra.
Nel Milione, Marco Polo descrive la diffusione in Medio Oriente di questa pianta e pare che Cristoforo Colombo nei suoi viaggi ne portasse sempre qualcuna a bordo.
L’ideogramma Giapponese a cui è associata l’Aloe, letteralmente vuol dire “non serve dottore”.
Accanto all’attribuzione di proprietà terapeutiche, all’Aloe sono legate anche alcune superstizioni che vedono la pianta come portatrice di felicità e prosperità nelle abitazioni in cui è collocata.
In epoche più moderne, l’Aloe è stata oggetto di molti studi a partire dal 1851 quando due ricercatori, Smith e Stenhouse isolarono un principio attivo dalle proprietà lassative che chiamarono Aloina; prima della fine degli anni ’50 non fu però possibile commercializzare la polpa a causa della difficoltà di conservazione: tende ad ossidare molto in fretta. Per risolvere il problema si provò inizialmente con l’esposizione ai raggi UV che però ne alteravano la composizione chimica; stesso risultato si otteneva con l‘aggiunta di perossido di idrogeno e pastorizzazione a temperature superiori ai 60°.
La svolta avvenne per opera del farmacista texano Bill Coats che, incubando la polpa con acido ascorbico (Vit. C), tocoferolo (Vit.E) e sorbitolo, riuscì a conservarla preservando la bontà dei suoi costituenti.
L’ALOE VERA
Aloe Vera (da Linneo), Aloe Vulgaris (da Lamarck) ed Aloe Barbadensis (da Miller) indicano la stessa pianta, conosciuta in epoca contemporanea come Aloe Vera; la classificazione botanica ufficiale si rifà all’Aloe Barbadensis di Miller che deve il suo nome alle isole Barbados.
Chiamata anche Giglio del deserto per le sue origini africane, è una pianta carnosa che predilige i climi caldi e secchi. Non sopporta temperature inferiori ai 5°C.
Può raggiungere l’altezza di un metro ed è caratterizzata da spesse foglie verdi disposte a ciuffo come i petali delle rose, concave sulla pagina superiore e convesse su quella inferiore, apice acuto e spine lungo il bordo. All’interno della foglia troviamo un parenchima particolarmente spugnoso in grado di reclutare l’acqua filtrata e di arricchirla di metaboliti della pianta trasformandola nella particolare polpa dalle proprietà medicamentose.
Quando vengono tagliate, le foglie producono un essudato protettivo cicatrizzante che impedisce la fuoriuscita della linfa.
COMPOSIZIONE E PROPRIETA’ DEL GEL D’ALOE VERA
Le foglie di Aloe nella loro interezza sono particolarmente ricche di sostanze benefiche, parliamo di oltre 160 componenti isolati finora. La ricerca ha dimostrato che le proprietà terapeutiche della pianta sono determinate dall’effetto sinergico dei suoi costituenti e dall’interazione tra queste sostanze e le molecole ricettive del corpo umano.
La membrana esterna della foglia si compone prevalentemente di Antrachinoni: Aloina e Barbaloina, dalle proprietà disintossicanti, drenanti e lassative.
Costituenti di spicco della polpa sono:
– Acqua
– Mono e Polisaccaridi dalla funzione antibatterica, antivirale, antinfiammatoria e stimolante per il sistema immunitario. I più importanti sono dei mucopolisaccaridi, i polimannani: glucomammani, mannani e mannani acetilati (con legati residui di acido acetico -come l’acemannano -) che penetrano nelle pareti dell’intestino proteggendolo dall’assorbimento di sostanze dannose per l’organismo e stimolando il sistema immunitario.
– Amminoacidi essenziali e non
– Vitamine del gruppo B: B1 per dare energia, B2 per accelerare i processi ossidativi e la disintossicazione, B6 importante co-enzima che interviene nel metabolismo degli amminoacidi e nella sintesi dell’emoglobina, B12 necessaria per la sintesi degli acidi nucleici.
Anche l’acido folico (B9) è contenuto nell’aloe ed interviene anch’esso nella sintesi dell’emoglobina e degli acidi nucleici, oltre che nella sintesi di alcuni amminoacidi essenziali.
Altre vitamine presenti sono: la pro-Vitamina A importante per la formazione dei globuli rossi, per la salute della vista e per la crescita di pelle e mucose; la Vitamina C che rafforza il sistema immunitario, protegge le cellule dall’invecchiamento precoce e inibisce l’effetto di sostanze tossiche; Vitamina E antiossidante e stimolante i processi di guarigione.
– Minerali indispensabili per la funzione delle vitamine e degli enzimi. i più importanti sono il Ferro (fondamentale per l’apporto di ossigeno nel sangue), il Calcio (per le ossa, i denti e per il sistema nervoso), il Magnesio (per la circolazione e per i tendini e le cartilagini, oltre che per le sue proprietà disintossicanti), il Selenio (per la distruzione dei radicali liberi), lo Zinco (antinfiammatorio e cicatrizzante, protettivo per il sistema immunitario e per l’azione dei radicali liberi); troviamo anche Cromo, Potassio, Rame, Natrio, Sodio, Fosforo e Manganese.
– Enzimi che aiutano la digestione, l’assorbimento degli zuccheri, delle proteine e dei grassi. Alcuni di questi enzimi hanno proprietà antiossidanti distruggendo i radicali liberi.
– Saponine dall’effetto purificante ed antisettico (compongono circa il 3% della polpa d’Aloe)
– Steroli vegetali per lenire le infiammazioni ed abbassare il livello di colesterolo nel sangue
– Fosfolipidi (in particolare Colina ed Inositolo)
– Lignine fibre che stimolano la digestione e che penetrano profondamente nell’epidermide veicolando l’assorbimento di altre sostanze.
– Oli eterici antinfiammatori ed antibatterici
Al fine di ottenere un prodotto di qualità è bene rispettare alcuni accorgimenti legati alla coltivazione ed al trattamento delle foglie. In particolare la pianta non deve essere coltivata con pesticidi e fertilizzanti chimici; andrebbero tagliate le foglie più verdi di un’aloe di almeno 4-5 anni di vita possibilmente alcuni giorni dopo la sospensione dell’irrigazione per assicurare l’estrazione di una polpa concentrata. Il taglio deve avvenire lontano dai raggi solari e possibilmente per decorticazione manuale.
Il trattamento delle foglie deve essere effettuato entro tre ore dal taglio per scongiurare l’ossidazione della polpa.
UTILIZZO COSMETICO
Le foglie dell’Aloe (in particolare la polpa in esse contenuta) vengono adoperate per la produzione di prodotti destinati sia all’uso interno che a quello esterno.
Non essendoci controindicazioni nell’utilizzo topico delle foglie di Aloe, mi limiterò a parlarvi delle proprietà cosmetiche di questa pianta, per la cura di pelle, cuoio capelluto e capelli.
La polpa dell’Aloe è un potentissimo idratante in grado di penetrare negli strati profondi della pelle. L’elevata presenza di acqua e mucopolisaccaridi che la trattengono, la rendono un ottimo alleato contro la disidratazione.
La polpa dell’Aloe ha proprietà antiage: I minerali presenti (soprattutto manganese, rame e selenio) sono importanti costituenti della superossido dismutasi e della glutatione perossidasi, due enzimi fondamentali per contrastare i radicali liberi e quindi l’invecchiamento cutaneo.
Le proprietà antiossidanti dell’Aloe sono esaltate dalla presenza di vitamine (in particolare la C, la B2 e la B6 e la E) e di amminoacidi.
Le saponine favoriscono una delicata esfoliazione cutanea migliorando l’aspetto della pelle.
I polisaccaridi contenuti nel gel hanno potere antinfiammatorio, riepitelizzante e cicatrizzante, ragion per cui la polpa risulta essere un’ottima alleata per il trattamento di scottature, di piccole ulcere (come le afte) ed in caso di problemi cutanei come sfoghi, acne e seborrea.
La polpa particolarmente concentrata ha spiccate proprietà antibatteriche ed antifungine.
Per uso cosmetico è bene preferire gel d’Aloe prodotti a partire dalla pianta fresca e non dalla polpa liofilizzata: la qualità del prodotto finale risulterà certamente migliore.
ALOE ED AGAVE


Molto spesso capita di confondere l’Aloe con l’Agave. Pur essendo entrambe piante succulente, hanno esigenze e proprietà molto diverse.
L’Agave è originaria dell’America centrale e meridionale. Le foglie sono molto simili a quelle dell’Aloe, ma più appuntite e coriacee, con una polpa secca e filamentosa. A differenza dell’Aloe, l’Agave sopporta bene il freddo.

Il fogliame viene distillato per la produzione di liquori, come il mezcal e la tequila, oppure trattato per la produzione di una fibra tessile, il sisal.
Viene molto utilizzata come dolcificante (sciroppo d’Agave).
La fioritura dell’Agave avviene al termine della maturazione: ogni 20-30 anni con fiori bianchi ed a campanula; a seguito della fioritura avviene la morte della pianta.

L’Aloe fiorisce ogni anno con fiori rossi, gialli o arancio dalle sfumature accese e particolarmente profumati.
E’ molto facile confonderle, anche perchè esistono diverse varietà dell’una e dell’altra. In rete si può leggere che si distinguono per la morfologia delle spine: l’Agave ha spine lunghe ed acuminate, l’Aloe le ha piccole e morbide. In realtà esistono Agavi senza spine e Aloe dalle spine molto pungenti.
Certamente è possibile discriminarle dalla polpa e quindi tagliando una foglia ma, se non si vuole danneggiare la pianta, basterà fare attenzione ad alcuni particolari, come il cuore, dove si originano le nuove foglie. Nell’Agave le piccole foglie si avvolgono al cuore, accartocciandosi a formare un’unica punta spinata. Nell’aloe invece le nuove foglie sono ben separate ed aperte, prive di spine.
FONTI
coscienza.org;
Dott.ssa Rita Fabbri
aloe-medical-group.com