Il nome botanico dell’altea (althaea officinalis) deriva dal greco Althain che significa guarire. Infatti, fin dalle antichità, grazie alle sue proprietà emmollienti, lenitive e antinfiammatorie, l’altea veniva usata per curare piaghe, febbre, tosse, bronchiti, gastriti, ecc.
Curiosità: l’altea (che fa parte della famiglia della malvacee),viene volgarmente chiamata marshmallow. Infatti, i primi marshmallows erano caramelle medicinali ricavate dall’altea.
La radice di altea principalmente contiene:
- mucillagini
- flavonoidi
- amido
- pectine
- polifenoli
Le mucillagini
Le mucillagini sono componenti di alcune piante e alghe, ed hanno la funzione di trattenere l’acqua per evitare l’essiccamento. Dal punto di vista chimico sono polisaccaridi eterogenei che a contatto con l’acqua si dilatano, producono soluzioni colloidali, viscose, ma non adesive. E’ proprio questa particolarità di rigonfiarsi e diventare “gelatinose” a renderle interessanti dal punto di vista fitoterapico.
Il potere idratante è dato dal trattenere e rigonfiarsi di acqua: infatti una volta distese le mucillagini su una superficie, esse la idratano lentamente e allo stesso tempo la proteggono.
Mucillagini che già utilizziamo: quelle del fieno greco, e infatti la preparazione sarà analoga.
Proprietà
Grazie alle mucillagini, l’altea idrata e ammorbidisce i capelli, li protegge, dona volume e lucentezza,ha un effetto districante e inoltre è un ottimo rimedio per il cuoio capelluto irritato, sensibile, con forfora.
E’ un’ottima cura per i capelli secchi e danneggiati e per i capelli ricci e crespi.
Preparazione
Prendete la quantità necessaria di polvere (in genere 3 cucchiai sono sufficienti, ma quantità dipende dalla lunghezza dei vostri capelli) e aggiungere acqua tiepida per idratare.
Aggiungete poca acqua alla volta e mescolate energicamente: la polvere la assorbirà subitissimo.
Continuate ad aggiungere acqua e mescolare fin quando vedete che non viene più assorbita.
A questo punto potete mettere le vostre mucillagini a riposare per la notte coperte da pellicola trasparente.
Se necessario, andate a idratare di tanto in tanto.
Il giorno dopo reidratate il composto se necessario.
La vostra altea è pronta.
Nel caso trovaste le radici intere, il procedimento da seguire è questo:
-100 grammi di radice tagliata in pezzi
-500 ml di acqua
mettere in una garza pulita la radice, annodare bene e mettere a bagno nella pentola facendo in modo che rimanga sospeso in acqua, senza toccare il fondo. Lasciare a bagno tutta la notte, il giorno dopo strizzare per bene, anche con l’ausilio di uno schiacciapatate. In questo modo si otterranno le mucillagini e tutte le altre sostanze idrosolubili (flavonoidi, tannini, ecc.).
Per quella che è la mia esperienza, confrontando altea e methi, pare che ad assorbire più acqua sia il methi: usando la stessa quantità (due cucchiai) di erbe, con il fieno greco ottengo più mucillagini.
Come e quando applicare
L’altea va utilizzata post-shampoo.
Lavate i capelli, tamponate l’eccesso di acqua e applicare l’altea: massaggiate sul cuoio capelluto e poi distribuite bene sulle lunghezze.
Coprite il capo con cuffietta/busta/pellicola, mettete un cappellino o un asciugamano caldo e attendete almeno un’ora.
Sciacquate bene la polvere e se necessario applicate un po’ di balsamo.
L’altea oltre ad essere utilizzata da sola, può essere aggiunta ad altre erbe per conferirgli le sue fantastiche proprietà e rendere l’impacco di una migliore consistenza e spalmabilità.
Ad esempio può essere usata assieme a shikakai o aritha, ed in questo modo si otterrà un impacco sia lavante che condizionante.
Nel caso dovesse avanzarvi il composto, potete congelarlo.
Come si presenta
La polvere di altea che utilizziamo è ottenuta dalle radici. E’ una polvere odorosa finissima, color ecru. A contatto con l’acqua diventa color tortora, gelatinosa.
Il composto è più “compatto” e “budinoso” rispetto al methi.
Si sciacqua molto facilmente, e una volta asciugati i capelli, non rimane alcun odore. Questo è uno degli aspetti positivi che rende la radice di altea un’ottima alternativa al methi, infatti quest’ultimo è spesso sgradito per l’odore persistente che lascia.
I grumi
Nonostante le accortezze, i grumi tendono a formarsi molto facilmente, più del methi, ma vanno via altrettanto facilmente mescolando il composto energicamente. Quindi niente paura, olio di gomito. Nel peggiore dei casi ricorrete al buon vecchio frullatore o minipimer: frullate tutto e avrete il vostro composto liscio senza grumi.
Non solo capelli
Ottima per maschere viso, idratante per pelli secche, calmante per pelli sensibili e irritate, contro piaghe e lievi scottature.
Ha ottime proprietà medicinali, ma non ne parleremo qui.