Nella stagione più calda dell’anno, va per la maggiore fare il pieno di Vitamina D indossando un costume da bagno con cui nuotare in fresche acque cristalline per poi rilassarsi sotto un ombrellone gustando frutta fresca, gelati o granite. Insomma, l’estate è sinonimo di sole, mare, abbronzatura e soprattutto RELAX.
Stagione particolarmente stressante risulta invece essere per i nostri capelli, che necessitano di cure ed accorgimenti extra per preservarne bellezza e salute. Salsedine, cloro, raggi solari e vento quotidiano, a lungo andare disidratano e danneggiano il pool proteico della chioma.
Ecco una raccolta di consigli per salvaguardare la bellezza dei nostri amati capelli
1. Limitare l’esposizione diretta ai raggi solari. Come per la pelle, il modo migliore per proteggere i capelli è quello di tenerli coperti. Via libera dunque a cappelli in paglia, berretti, bandane e graziosi foulard in fibre naturali e traspiranti con cui avvolgere il capo. Meglio ancora se sotto questi accessori raccogliessimo i capelli in morbide trecce o acconciature.
2. Anche sui capelli la protezione solare. C’è chi approfitta dell’azione naturalmente schiarente dei raggi solari per ottenere una chioma più dorata ed anzi ne intensifica l’effetto applicando al sole sostanze come camomilla, miele, burro di karitè, olio di germe di grano e, in alcuni casi, birra. Schiarire il capello, anche senza l’ausilio sostanze chimiche, vuol dire però agire sulla componente proteica della fibra capillare, sottrarre melanina ed inevitabilmente indebolirla. Per mantenerli in salute, sarebbe invece ideale applicare una protezione anche sui capelli. Alcuni anni fa, la rivista Pharmacognosy research, pubblicò i risultati di uno studio scientifico in vitro il quale ha evidenziato la presenza di un basso spf negli oli, volatili (oli essenziali*) e non, adoperati in cosmetica. Ad oggi, pare che gli oli maggiormente protettivi siano l’olio di lampone rosso , l’olio di semi di carota e l’olio di germe di grano.
L’olio di cocco, il più affine alla fibra capillare, ha un spf di circa 7 ed, insieme al più profumato olio di monoi (altro non è, ricordo, che olio di cocco arricchito dalla macerazione di fiori di gardenia tahitensis), risulta essere l’olio per capelli più gettonato al mare, seguito dal pure molto amato burro di karitè (con un spf che si aggira intorno a 6). Come sappiamo gli oli ed i burri vegetali contengono grandi quantità di antiossidanti, vitamine e soprattutto acidi grassi; Ecco che applicarli sui capelli inumiditi prima dell’esposizione al sole, diventa un’occasione per praticare un impacco nutriente e protettivo. Oli e Burri vegetali risulteranno anche fedeli alleati contro la disidratazione in quanto, filmando naturalmente i capelli, li manterranno idratati.
Piuttosto che utilizzare il solo olio o burro sui capelli, gli amanti dell’autoproduzione possono dilettarsi nella creazione di un semplice e pratico spray a partire da acqua ed olio (oppure mix di oli) preferito. E’ possibile sostituire la comune acqua con dell’acqua aromatizzata o, meglio ancora, con dell’idrolato. Lo spray può essere arricchito con gel d’aloe ed un paio di gocce di olio essenziale. Ricordo che quando c’è acqua in un preparato, va necessariamente aggiunto conservante (in caso di cosgard 0,6 gr per 100ml di soluzione) o, in alternativa, se ne prepara poco e si termina nel corso della giornata. Parlando di dosi, personalmente vado “ad occhio” e suggerisco di valutare la tolleranza dei vostri capelli per i singoli ingredienti. Capelli poco amanti dell’olio, ad esempio, possono preferire un quantitativo minimo di quest’ultimo.
Chi all’autoproduzione preferisce affidarsi ai prodotti delle case cosmetiche sul mercato, può ripiegare sugli spray protettivi in commercio. Moltissime aziende ecobio ne hanno messi a punto di specifici. In alternativa agli spray dedicati, la crema solare usata abitualmente sul corpo può essere usata anche sui capelli: le formulazioni più moderne sono molto fluide, basterà quindi sporcarsi le mani con la crema solare ed applicarla sui capelli come un qualunque leave in.
E’ bene sottolineare che oltre ad avere un spf basso, gli oli non conferiscono una protezione ad ampio spettro, in particolare non schermano dai raggi UVA, quindi assolutamente non sono sufficienti per proteggere dai raggi del sole la pelle del corpo per la quale, invece, occorrono creme specifiche.
*gli oli essenziali non vanno mai applicati puri, ma necessitano di un olio vettore: in questo caso è possibile quindi arricchire l’olio vegetale scelto con qualche goccia di olio essenziale.
3. Acqua dolce per i nostri capelli. Rinunciare a bagnare i capelli in mare ed in piscina resta il metodo migliore per proteggerli da sale e cloro. Ma, anche solo per il desiderio e la necessità di rinfrescarsi, diventa impossibile non immergersi completamente in acqua. Fondamentale, a mio parere, sciacquare i capelli con acqua dolce una volta terminato il bagno. Se non fosse possibile utilizzare una doccia, basterà attrezzarsi portando in borsa una bottiglia d’acqua da utilizzare per questo scopo. Sfido chiunque a non avvertire differenza tra capelli asciugati dell’ acqua di mare (o piscina) e capelli asciugati dell’acqua dolce. Come per il corpo, dopo aver sciacquato i capelli è consigliabile ripetere l’applicazione del prodotto protettivo prescelto.
4. Evitare di lavare spesso i capelli. Nonostante l’ abbigliamento leggero e poco coprente, in estate il nostro corpo tende a sudare di più per raffreddarsi e mantenere costante la sua temperatura. Calore e sudore faranno apparire i capelli sporchi molto prima del solito, oltre al fatto che, in queste condizioni, la piega perde facilmente definizione. Già prima delle vacanze si riscontra quindi un aumento della frequenza dei lavaggi, che diventano praticamente quotidiani quando si comincia a frequentare spiaggia e piscina. Dopo una giornata di sole e mare infatti si avverte la necessità di lavare via da cute e chioma residui di sale, salsedine, cloro e prodotti applicati. Il consiglio principale è quello di evitare, quando si può, di lavarli. Quando il lavaggio diventa d’obbligo, preferite soprattutto in questa stagione shampoo dai tensioattivi delicati, rigorosamente diluito e soprattutto cercate di alternare lavaggi con shampoo ad uno o più lavaggi alternativi. Per il resto, la routine può proseguire come di consueto: utilizzate un balsamo o una buona maschera se ne avvertite l’esigenza e preferite leave-in leggeri ed idratanti per lo styling (come gel e creme soft) soprattutto se durante la giornata avete protetto i capelli con oli.
5. Evitate altro calore. Caldo estivo e sole persistente possono essere l’occasione giusta per mettere in pratica un consiglio che in realtà non ha stagione: quello di lasciare asciugare i capelli all’aria, magari nel tardo pomeriggio, quando il sole ormai non picchia più. Vedrete che la vostra già provata chioma ringrazierà. Mettete quindi a riposo il vostro asciugacapelli ed assolutamente chiudete a chiave in un cassetto le piastre per capelli.
6. Tagliare i capelli prima o dopo le vacanze? I capelli vanno tagliati quando appaiono visibilmente danneggiati. Una chioma danneggiata non tiene la piega e soprattutto non riscontra pressochè alcun beneficio da cure ed impacchi. La soluzione in questo caso è il taglio. E’ buona norma spuntare regolarmente i capelli, ma non esiste una regola che stabilisca quando farlo: Non è affatto detto che dopo una stagione di mare i capelli debbano essere tagliati, ma è usuale, nonostante gli accorgimenti e le cure date, rientrare dalle vacanze ed accorgersi che i capelli ne hanno comunque risentito. Ecco che quindi il taglio “settembrino” può essere l’occasione per ripartire alla grande anche con i nostri capelli. Questo vale per chi, prima di partire per le vacanze, presenta una chioma ancora sana.
Alcuni sostengono che la soluzione ideale sia quella di tagliare comunque al termine delle vacanze, quando le condizioni estive hanno impoverito a dovere la chioma e quindi certamente ad essere tagliata è tutta la parte danneggiata. C’è da dire, tuttavia, che un capello danneggiato, oltre a farci apparire trascurate, cresce con più difficoltà (i capelli ovviamente crescono dalla radice, ma punte danneggiate e vuote tendono a ritirarsi) ed è facile che, in situazioni di stress ambientale come in estate, estenda facilmente il danno anche al resto della chioma. Se si tagliano i capelli prima delle vacanze e si usano le giuste precauzioni per mantenerli in salute potrebbe non essere affatto necessario spuntarli dopo. Quindi: tagliare? si. Quando? quando i capelli lo richiedono.
Buone vacanze a tutti