Il Frutto dell’Amla, comunemente chiamato Indian Gooseberry o Amalaki è la più ricca fonte di vitamina C esistente sulla Terra, questo conferisce a questo frutto proprietà antiossidanti (contiene anche i bioflavonoidi, le sostanze che la natura affianca alla vitamina C perché possa agire come antiossidante) ed astringenti.
Studi Giapponesi vogliono che l’amla contengaanche alti livelli di SOD (superossido dismutase, un altro potentissimo antiossidante)
La polvere di Amla si presenta di colore beige, è estremamente fine, e viene utilizzata per preparare infusi, impacchi ed oleoliti.
Possiede svariate proprietà che la rendono un’erba abbastanza “completa” e perciò ultimamente molto gettonata nella cura di cute, capelli e viso.
L’amla infatti rinforza la radice ed il fusto dei capelli, contrastando l’incanutimento precoce e la caduta; dona luminosità ai capelli, contrasta le infezioni del cuoio capelluto e regolarizza la produzione di sebo. Pare contribuisca a ravvivare i ricci contrastando l’effetto crespo. Per contro, in alcuni casi, specialmente trattando capelli mossi e non proprio ricci, queste sue proprietà anticrespo, pare contribuiscano a “lisciare” la chioma.
Pare inoltre che contenga anche saponine.
Si prepara semplicemente aggiungendo acqua calda o infuso caldo a piacere fino a raggiungere una consistenza cremosa e lasciando riposare per una ventina di minuti, possibilmente coperta.
Una volta applicata in testa, si consiglia di tenere in posa per almeno 30/45 minuti.
Seppur non sia considerata un’erba tintoria, alcune ragazze hanno riscontrato che l’ uso sistematico di amla tenderebbe a scurire i capelli. Quindi, è consigliabile non prolungare i tempi di posa, non ripetere l’applicazione dopo breve tempo, o ancora di lasciar riposare l’amla preparata con l’acqua o l’infuso per un paio d’ore (pare che i tempi di riposo possano interferire sulle sue proprietà scurenti).
Certamente combinata all’hennè tenderà a scurire il rosso
